Come ormai è risaputo, per noi dei Supermercati Il Gallo Rosso, la varietà dei prodotti acquistabili nei nostri punti vendita è di fondamentale importanza: ci informiamo sempre meticolosamente prima di scegliere i prodotti a Voi destinati e successivamente ci fa piacere rendervi consapevoli di ciò che finisce nella vostra tavola!
Sappiamo che la frenesia caratterizzante le giornate odierne spesso non fa focalizzare la mente sui come mai, sui perché e sulle origini di determinate azioni o cose: tutto ciò che vediamo e tocchiamo è il frutto di un’idea iniziale seguita da un progetto.
Interessanti da prendere in considerazione e vedere più da vicino sono, infatti, le latterie sociali.
Proprio per questo, la storia che vogliamo raccontarvi oggi ha inizio nel 1924. Quasi cent’anni fa sedici soci scelsero di fondare la Latteria Sociale di Cividale e delle Valli del Natisone, basando questa cooperativa sull’onestà, la fiducia reciproca e il lavoro. Questa latteria attualmente conta quaranta soci che conferiscono il proprio latte quotidianamente; mediamente, al giorno, nella Latteria Sociale di Cividale e delle Valli del Natisone vengono lavorati duecento quintali di latte, per poi essere trasformati in formaggi sia freschi sia stagionati. Il 30% della loro intera produzione si rivela essere il formaggio montasio DOP fresco, che potrete trovare da noi de “Il Gallo Rosso”. Questo formaggio deve il suo nome al gruppo montuoso “Jôf di Montasio”, situato tra la Valle di Resia e il Canal de Ferro nell’Alto Friuli. Il suo sapore particolarmente dolce e al contempo fresco a volte sorprende con una nota finale lievemente piccantina; la sua gustosità caratteristica si deve alla stagionatura di minimo di 60 giorni; la sua pasta risulta liscia e compatta, con un’occhiatura abbastanza piccola e uniforme; il suo gusto delicato risulta perfetto per ogni occasione: se paragonato a una persona risulterebbe l’amico un po’ timido ma sempre presente nel momento del bisogno.
Gustato da solo, in un risotto, come base per il frico, negli gnocchi.. questo formaggio è capace di evocare, se lo si gusta chiudendo gli occhi, la storia antica delle latterie friulane.
È opportuno, se volete dunque essere consci dell’origine di questo determinato formaggio per assaporarlo al meglio, fare un passo indietro. Innanzitutto, come mai il formaggio è stato inventato? Il formaggio è stato creato per cercare di evincere l’alta degradabilità del latte e creare dunque un prodotto più stabile nel tempo, semplice da conservare e che potesse essere, appunto, meno soggetto alle alterazioni microbiche e ai microrganismi.
Verso la fine dell’Ottocento ogni borgo friulano, veneto, trentino e sloveno poteva contare sulle latterie sociali, un sistema conveniente della gestione collettiva del latte. Ogni giorno, in questi particolari caseifici della Nostra regione, gli allevatori tenevano per sé una parte del latte munto e il resto, quello inutilizzabile a livello familiare, veniva appunto portato in questi luoghi per la creazione di prodotti caseari. Vi era l’esistenza di due differenti metodologie per la ripartizione dei prodotti finali ottenuti:
- nel sistema turnario sociale vi era una sorta di libro chiamato decade dove veniva segnato il latte portato da ogni allevatore, quotidianamente. L’allevatore che in ogni giornata aveva conferito alla latteria più latte aveva la possibilità di far caseificare tutto il latte raccolto in quel determinato giorno dal casaro; dopodichè spettava a quel determinato allevatore decidere se portare il formaggio a casa, stagionarlo oppure venderlo all’interno della latteria stessa o a terze parti.
- nel sistema sociale cooperativo(la stessa forma giuridica della Latteria Sociale di Cividale e delle Valli del Natisone) la latteria era gestita esclusivamente dai soci, i quali portavano ogni giorno il latte raccolto dal proprio bestiame a caseificare collettivamente per poi rivendere i prodotti ottenuti a terzi, distribuendoli semmai dapprima internamente.
Nelle latterie sociali ognuno aveva il privilegio e l’obbligo di cercare di portare tanto più latte e della miglior qualità possibile; gli allevatori, con il fine di ottenere un prodotto sublime, si impegnavano così in egual maniera, alimentano nel miglior modo le mucche e assicurandosi il benessere animale – anche se nel 1900 non esisteva ancora questo concetto!
Se le latterie sociali un tempo erano molto diffuse oggi si possono contare nelle dita di una mano; questo cambiamento si deve all’industrializzazione: il modello turnario risultava perfetto per i piccoli allevatori, un tempo molto diffusi in Friuli, i quali poi però hanno convertito il sistema turnario in un sistema più standardizzato e conveniente vista la nascita dei grandi allevamenti degli anni Settanta.
Siamo davvero fortunati a vivere in una regione come il Friuli Venezia Giulia: dietro qualsiasi cosa, anche la più piccola, come per esempio un panino con il Montasio, c’è la grande possibilità di raccontare una storia risalente all’antichità, tanto significativa quanto avvincente!